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Vivi la natura del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga.

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Prati di Tivo

Il piccolo borgo di Pietracamela nasce in prossimità del corso del Rio Arno a 1005 m. di altitudine, alle falde settentrionali del massiccio del Gran Sasso d’Italia, dominando il vasto panorama lungo il versante teramano. Il paesaggio che lo avvolge è caratterizzato dalla presenza di pendii scoscesi, ricoperti da una prosperosa vegetazione costituita in prevalenza da boschi di faggio di aschiero.

Il centro, arroccato su di una pendice montana e sormontato da un roccione incombente, ha considerevole fattura antica, infatti il suo impianto architettonico, costituito da edifici elevati con ciottoli e pietre unite da legante, caratterizzano gli stretti vicoli sormontati da piccoli balconi e che fanno da cornice a terrazzine-belvedere nel rispetto dei canoni architettonici autentici del tempo. Il territorio comunale è l’unico della provincia di Teramo interamente...

Castelli

Se Castelli è diventato uno dei principali centri per la produzione della ceramica lo si deve, soprattutto, alle particolarità naturali del territorio che lo circonda, caratterizzato dall’abbondante presenza di cave d’argilla, corsi d’acqua, giacimenti di silice e boschi di faggio che fornivano la legna necessaria per alimentare i forni. Le origini di quest’arte sono antiche. Secondo alcuni risalirebbe addirittura agli etruschi e poi ai Romani, e sarebbe stata, infine, favorita dalla presenza dei monaci benedettini che si stabilirono alle falde del bosco dove vi sono i resti della loro abazia. Mancano, purtroppo i documenti di sostegno a questa tesi.Certamente sono stati trovati reperti di ceramica ingobbiata medioevale e frammenti di maiolica risalenti al XV. Tutti gli abitanti erano coinvolti nella produzione della maiolica. L’argilla veniva estratta dalle cave, raffinata per essere foggiata, cotta e decorata.

Santuario Di San Gabriele

Il santo dei giovani, il santo dei miracoli, il santo del sorriso: con questi tre appellativi è conosciuto San Gabriele dell’Addolorata.
La scelta della vita religiosa per lui fu radicale fin dall’inizio. Aveva trovato finalmente la sua felicità. Scriveva ai familiari: “La mia vita è una continua gioia. Non cambierei un quarto d’ora di questa vita”. La sua fu una vita semplice, senza grandi gesta, contrassegnata dall’eroicità del quotidiano, che viveva da innamorato del Crocifisso e della Madonna. San Gabriele è il santo dei miracoli, invocato in ogni parte del mondo come potente intercessore presso Dio. Sulla sua tomba continuano ad accadere numerosi prodigi e sono tanti coloro che raccontano grazie e guarigioni da lui ottenute. Si contano a migliaia gli ex voto portati dai devoti al santuario in segno di riconoscenza. San Gabriele è il santo del sorriso. Seppe vivere sempre con gioia ed entusiasmo la sua esistenza. Né le varie sofferenze della sua vita, né la morte in giovane età riuscirono a spegnere il suo sorriso.

Teramo

In quel grande affresco che è la provincia teramana, fitta di paesi, borghi, rocche e resti archeologici, si possono gustare prospettive diverse, ma sempre ammalianti, di distese campestri. In questa terra l’ambiente declina le regole di un vivere assai antico, testimoniato dai resti che rimandano ad arcaici riti e a forme di vita che affascinano nel silenzio assordante di una natura ancora per molti aspetti incontaminata. Teramo, adagiata su una lingua di terra lambita dal corso del fiume Tordino e del torrente Vezzola, è depositaria di una storia antica: nelle sue viscere si conservano le testimonianze dell’antico villaggio protostorico, tra i solidi muri in calcare e laterizio risuona l’eco ovattata del pulsare della vita dell’antica urbs, la romana Interamnia, al tempo stesso municipio e colonia. La città è ricca di tracce del fasto di passate stagioni: tracce ammiccanti ora dal muro curvilineo dell’anfiteatro, ora dai maestosi archi dei vomitoria del teatro...

Ascoli Piceno

Situata alla confluenza dei fiumi Tronto e Castellano, in una ridente conca a 153 metri sul livello del mare, Ascoli Piceno con la sua storia bimillenaria è una città ricca di interesse e di fascino. La sua origine è legata ai Piceni, valoroso popolo di origine sabina che intorno all’anno 1000 a.C. si insedia nel territorio compreso tra il fiume Foglia e il fiume Pescara e raggiunge il suo massimo splendore nel V secolo a.C. Con il declino della civiltà picena Ascoli è legata alle vicende dell’impero romano prima e delle invasioni barbariche poi (Goti, Longobardi, truppe di Federico II), proponendosi sempre come centro di grande civiltà, vitalità e armonia quale traspare dalla sua pietra simbolo, il travertino, che con le sfumature rende incantate le vestigia del suo grande passato. Straordinari i resti romani, come i due fori, oggi le piazze principali della città ( Piazza Arringo e Piazza del Popolo), il teatro e la Porta Gemina, l’imponente Ponte di Porta Solestà di epoca augustea, il Tempio di Vesta e i meravigliosi mosaici...